Dai campi dell’Arzilla al Bayern Monaco: carriera e passione per lo sport di Raffaella Manieri

di Tanja Stocchi (del 21/05/2016)

 La vita sportiva della grande atleta tra difficoltà e pregiudizi
Una passione nata fin da piccola quella di Raffaella Manieri per il calcio, che non è stata facile da seguire ma che l’ha portata a realizzare un grande sogno.  Il Panathlon Club Pesaro ha dedicato un convegno e una serata conviviale ad un’atleta che ha portato il nome di Pesaro nelle massime competizioni di calcio femminile europeo e che è stata pioniera in uno sport ancora denso di stereotipi.
Tante le calciatrici in erba che al Baia Flaminia Resort hanno ascoltato le parole di Raffaella che ha raccontato il suo amore per uno sport che dai primi calci dati con gli amici nell’Arzilla Pesaro l’ha portata a vestire i colori della nazionale, a militare nell’Fc Bayern München e a vincere due scudetti nella Frauen-Bundesliga, il campionato più difficile d’Europa. “Non è stato un percorso facile – ha raccontato Raffaella Manieri – sono partita da un paesino dove ero l’unica bambina a giocare a calcio e sono riuscita ad andare avanti grazie al sostegno della mia famiglia. C’erano delle discriminazioni e delle situazioni non facili intorno a me ma io non me ne rendevo conto, sentivo solo la gioia di poter fare ciò che amavo. Ho raggiunto traguardi importanti per un’atleta, l’esperienza in Germania mi ha fatto crescere tanto, lì ho toccato l’apice, per il momento, della mia carriera, mi ha dato tanto ma a livello umano mi ha anche tolto tanto. In Germania le cose sono molto diverse rispetto all’Italia; l’atleta, anche femminile, è considerato un professionista e trattato come tale, c’è parità di trattamento tra atleta uomo e donna. In Italia le cose stanno cambiando e questo mi rende felice, nel giro di 10 anni le differenze saranno evidenti. Il calcio femminile è lo sport del futuro, le ragazzine che si stanno affacciando in questo mondo troveranno uno scenario diverso”.