IL MUSEO DELLA DELFINO-BASKET ... E DEI RICORDI DI LORETO, LUPO E FALCO

di Michele Zavagnini (del 25/05/2007)



E’ stata una serata magica ed emozionante quella del 25 maggio 2007 al Ristorante “Lo Scudiero”. Una conviviale affollatissima tutta vissuta sul filo dei ricordi legati alla Pallacanestro che nei decenni scorsi a Pesaro ha creato entusiasmi e rivalita’ accanite ma che ha anche formato generazioni di cestisti e soprattutto, di uomini.
Era la pallacanestro tutta da inventare degli anni ’60 e ’70 a Pesaro, quella nata e cresciuta attorno alle parrocchie ed ai quartieri in tumultuoso sviluppo ed e’ cosi’ che nacquero a Pantano la Lupo e in seguito la Falco, attorno alla chiesa della Madonna di Loreto il Loreto Basket e nel quartiere del Porto la Delfino.
Inutile dire della rivalita’ che si annidava tra le opposte fazioni e che sul rettangolo di gioco aveva il giusto sfogo, rivalita’ non ancora sopite dopo tanti anni.
Alla Conviviale, voluta dal Vice Presidente Iaccarino, hanno preso parte tanti cestisti che scrissero pagine indelebili nella storia di queste dispute come Pino Mainieri icona della Delfino, Marco Andreani e Sergio Azzi della Lupo, Gianni De Palo ed il mitico Paolo Gurini per il Loreto, oltre al trasversale Alberto Paccapelo, oggi Consigliere Federale che riusci’ nella titanica e rischiosa impresa di giocare in ognuna delle quattro squadre.
Imperdibile il racconto di De Palo, controbattuto dal dirigente Lupo Manlio Giamprini, relativo agli spareggi del 1971 giocati da Loreto e Lupo per salire in serie C che, tra partite punto a punto, ricorsi presso il giudice sportivo a Roma, ripetizioni e spassosi aneddoti si concluse nella quinta partita giocata sul neutro di Ancona e vinta dal Loreto.
Fu una serie incredibile che riempi’ piu’ di una volta il vecchio hangar di Via dei Partigiani e che mobilito’ interi quartieri.
A tenere il filo della memoria ancora piu’ stretto tra le mani degli appassionati ci ha pensato Pino Mainieri che in Via Pola ha appena aperto il “MUSEO DELLA DELFINO E … QUEI DEL PORT” nel quale tra foto e cimeli viene ripercorso lo straordinario cammino fatto dal basket pesarese.
Splendida la chiosa del Giudice Marini che ha ricordato che le cosiddette squadre “minori” del basket pesarese non solo negli anni sono state il serbatoio della sorella maggiore V.L. ma che proprio grazie al sacrificio della FALCO nel 2005 la Victoria Libertas ha potuto salvarsi, rinascere e riportare il Basket di Pesaro nell’Olimpo della serie A.




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