UNA VITA PER LO SPORT



 Ci sono uomini impegnati a vario titolo in ambito sportivo, che svolgono un lavoro prezioso,ma spesso misconosciuto, di qualità professionale, non sirene dai nomi di grido o ancora più interessati ad operazioni d’immagine. Insomma ci sono uomini che possiamo definire “gente di sport2, che vive in special modo l’approccio con il mondo dei giovani nella realtà quotidiana.



Il premio “una vita per lo sport” è nato nel 1995 per testimoniare il riconoscimento del Panathlon pesarese a chi tanto ha dato allo sport della città restando spesso nell’ombra. Il premio non intende infatti indirizzarsi a celebrati campioni vecchi o nuovi. né ad altri professionisti stipendiati, ma a quanti appaiono meritevoli di particolare apprezzamento per la loro costante attività ed appassionata partecipazione alla vita sportiva cittadina.


Il premio viene assegnato annualmente dai soci del club attraverso un referendum quasi a ringraziamento e ad esaltazione di esempi di dedizione e di amore allo sport e per additarli all’attenzione dei giovani.


Questo riconoscimento sinora ha privilegiato figure che, più che programmi, riunioni, sedute di tecnica o di “management”, hanno scelto semplicemente di stare vicino ai giovani, assumendo modelli di comportamento educativo, volto alla formazione dell’atleta, fatto di sostanza non di forma. Cioè nella considerazione che lo sport ha poco valore se non appassiona, se non risponde a bisogni più profondi del semplice stare in forma.



Certamente non viene neppure tralasciata la parte tecnica di ogni singola specialità, in cui gli operatori, i maestri, gli allenatori, o i dirigenti sono portatori di un bagaglio d’esperienze e di conoscenze spesso insostituibili, offerto con un linguaggio metodologico appropriato alle varie generazioni di allievi e praticanti:


Lo stile comportamentale diviene fattore essenziale, specie oggi che il clima culturale è mutato anche nello sport, e nei giovani in particolare è caratterizzato da un forte soggettivismo, che rende sempre più difficile il compito e più determinante il ruolo degli educatori.



Ci si deve augurare che la capacità del sistema sportivo di gestire le nuove generazioni possa ulteriormente evolvere, perché sono presenti ancora forti lacune, e possa superare anche la sua incapacità a favorire l’ingresso di nuove forse giovanili che possiedono, o si presume che possiedano, carte comportamentali meno distanti da quelle dei ragazzi.



Sinora la scelta dei premiati ha riscosso unanimi consensi sia tra i soci che nei media. Segno evidente che il premio è finito a giusti destinatari per il loro lavoro e per le loro doti, che univano umanità, sacrificio e indubbie capacità organizzative. Ma quello che importa di più,essi hanno portato un messaggio vero dello sport alle nuove generazioni. Nel tributare ulteriori applausi, auguriamoci che possano trovare altrettanti valenti emuli. (S.Z.)


 


 


 


Ecco riassunti qui di seguito, accanto al loro nome, alcuni motivi che hanno giustificato il riconoscimento.


 


SILVIO DI GIORGIO (calcio)


Persona di grande fede, atleta, dirigente, allenatore, finanziatore, e all’occasione anche autista. E’ stato il fondatore ed anima della Victoria Calcio, con cui ha creato una scuola ed uno stile ,ed in cui sono passati centinaia di ragazzi che hanno trovato in lui una guida sicura, un edificante esempio di comportamento e di vita..


 


ALBERTO ZICCARELLI (canottaggio)


Socio fondatore della Società Canottieri Pesaro, allenatore del settore canoa per oltre trent’anni, ove ha introdotto metodologie di preparazione che hanno interessato numerose generazioni di giovani pesaresi, fedele sempre allo sport dilettantistico più puro.


 


CARISIO PAOLINI (Pallacanestro)


Tanto modesto nel suo atteggiamento, quanto grande è stata la sua opera di promozione e di preparazione  dei giovanissimi atleti, che ha fatto del Minibasket di Pesaro uno dei gruppi più apprezzati e scudettati in Italia.E’ stato un esempio di comportamento e di calore umano.


 


LAURO MATTIOLI (Pugilato)


Già atleta di valore, è stato presenza preziosa e costante del pugilato pesarese, in cui ha profuso doti di insegnante prolifiche di praticanti e di campioni, con una attività che ha avuto rilievi internazionali.


 


WALTER FABBRI (nuoto) 


Si è costantemente impegnato, a livello agonistico, tecnico e dirigenziale, per offrire ai giovani, di più generazioni, un raro esempio di fedeltà agli ideali olimpici. Ha dato molto al nuoto meritandosi il titolo di Maestro.


 


WALTER TAMBOLI (calcio)


Ha riempito di sé cinquant’anni di vita sportiva cittadina. Calciatore di ottimo livello che ha sempre onorato la casacca delle società di appartenenza (Victoria in primis, in cui è nato sportivamente).Passata al settore tecnico ha riversato i tesori della sua esperienza su più generazioni di giocatori in erba, dimostrando sicuro talento e grande passione.


 


CIRO RENGANESCHI (scherma)


E’ stato appassionato organizzatore del primo gruppo schermistico pesarese. varie volte campione regionale nonchè infaticabile organizzatore di gare provinciali. Diventato maestro e docente ISEF non ha mai abbandonato la sua opera di proselitismo curando i centri di avviamento allo sport, i corsi scolastici ed i Giochi della Gioventù


 


FAMIGLIA SCAVOLINI (pallacanestro)


Significativamente presenti nel mondo socio-economico-culturale, vantano la più lunga sponsorizzazione nell’ambito di ogni sport. Hanno contribuito alla sopravvivenza prima ed al prestigio con i conseguenti successi della pallacanestro cittadina.La famiglia Scavolini ha legato il suo nome a quello della Victoria Libertas portando quest’ultima per ben due volte al titolo nazionale e alla conquista di due “Coppe Italia  e una “Coppa delle Coppe”, contribuendo – con i doni della passione – al superamento di momenti di difficoltà tecnica ed involutiva.


 


GUIDO MANCINI (motociclismo)


Centauro, tecnico, progettista e costruttore di grande talento, si è reso protagonista di una lunga, esaltante striscia vincente a conferma della vocazione mondiale del motociclismo pesarese.


 


VITTORIO CASSIANI (storico dello sport)


Educatore d’antico stampo, giornalista, presentatore, animatore,  nato di corsa con le “Olimpiadi Vitt” ha tenuto viva per l’arco di cinquant’anni, la fiamma della passione sportiva all’insegna della polivalenza. Inimitabile dispensatore di memorie storiche dello sport nella provincia: da “Al Traguardo dei Ricordi” a “Cent’anni di Vis” è stato un fondamentale collaboratore della più completa ed appassionata panoramica della storia sportiva pesarese.


 


CELSO MARANGONI (pugilato)


Sempre presente nel mondo del pugilato sin dalla sua giovane attività di atleta e nella plurivittoriosa carriera, ha percorso gran parte della storia della boxe pesarese. Dirigente appassionato e sensibile ha raccolto il testimone, nel momento del declino, per dar vita  nel 1998 al Boxino Club e continuare la splendida tradizione pugilistica cittadina.


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EGISTO MASSA (calcio)


 Anche lui prodotto della Victoria Calcio, è stato tenace guerriero nella sua sempre corretta carriera quando era atleta, ha saputo adeguarsi alle funzioni di assistenza tecnica e morale della sua giovane squadra , mantenendo viva la tradizione di splendida fucina di giovani calciatori e scuola di formazione non solo sportiva..


 


GIANNINO POLIDORI (ciclismo-calcio)


Ha spaziato tra varie discipline, come generoso patrocinatore di atleti e società dilettantistiche che ha saputo contagiare col suo schietto entusiasmo, mettendosi in gioco anche con la sua attività imprenditoriale.




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